È il 4 marzo.
Sono passati i dodici mesi che mi ero preso per disintossicarmi dalla politica del palazzo. Quella vissuta per 10 anni da senatore e per altri 14 da funzionario di gruppo parlamentare allo stesso Senato.
Adesso, finalmente, posso esternare liberamente la mia libertà sociale e lavorativa sulla politica e sui politici in carico.
Non mi manca la passata esperienza, anzi, pur avendomi dato tanto in questo momento progetti avvincenti mi stanno occupando e mi stanno dando la spinta verso nuove sfide e rinnovate emozioni.
Quindi rinnovo il mio impegno nella politica, anche, attraverso il sito Politicamente Scorretto.
Scrivendo ciò che penso senza filtri e con chiarezza. Senza paracaduti e senza incarichi.
È il 4 marzo. Ci sono di nuovo. Non voglio essere inerme spettatore del declino. Uno tra tanti, come prima forse più di prima.
In questi mesi sono diventato, con gioia, agricoltore o meglio assistente agricoltore e mi sono dedicato all’olio, al vino, ad alimenti salutari e ad una vita lavorativa, etica e sociale sana. Ma non voglio parlarvi di questo nel Politicamente Scorretto. Ci saranno altre occasioni pubbliche e private per discuterne.
Il bisogno di Politicamente Scorretto è di intervenire non per questo o quel accadimento ma volare più alto e discutere e trovare soluzioni su una Italia che vedo sempre di più sull’orlo del burrone in questi ultimi tempi.
Sempre di più i terreni di scontro degli italiani sono superiori a quelli di incontro e di crescita. Sempre più poveri vivono per strada e sempre di più si creano condizioni di assistenza spinta e di “divanismo” acuto. Sempre di più si automatizza e sempre meno si crea occupazione.
Allora dico subito che non me ne frega niente di essere fuori dal palazzo e che non mi interessa rientrare sotto nessuna forma, sono solo disgustato di inettitudine dilagante che passa nel corpo da “decisione o da confronto” della classe dirigente (?) del mio paese.
La rabbia, il fondamentalismo dilagante, la violenza dello schermo, l’occupazione del sottopotere e le bugie programma sono la rovina di tutti noi e non voglio essere inerme spettatore del declino o della morte dell’Italia e della povertà del popolo italiano.
Allora io ci sono? e voi?
Peppesposito
“Uomini e Donne di buona volontà”…Questa è la parola chiave, anzi, nell’era dell’informatica, potremmo dire: “questa è la pw per entrare nel sistema politico” ed apportare le strategie essenziali per far rinascere il Paese in modo coeso e non con “guerre fratricide” in cui a rimetterci sono sempre le persone più indifese….
Pensavo proprio di chiamarti
Non si può essere come loro… si deve fare e tu puoi
Ok, ci sono anche io! Da dove cominciamo?
Disarmiamoci e partiamo, la rivoluzione oggi è davvero in una stretta di mano.
La mia è tesa verso chiunque e conto che si possa incontrare con la tua, come già è successo venerdì passato, per trovare ogni volta una nuova ragione per stringerci ancora, proprio oggi che con la scusa di una influenza stanno attaccando alle radici il senso di comunità che non può che albergare nel profondo di ogni UNO e che ci rende UOMINI LIBERI.
A presto, un piacere infinito averti scoperto e poterti leggere.