Alfanomaniera. Un’aria di nuova politica?

Alfanomaniera. Un’aria di nuova politica?

Oggi si sente un venticello politico. Sia tra i parlamentari di lunga data che di prima legislatura. Si respira un’aria di “responsabilità” verso la nazione. Un’aria nuova, forse. O forse un’aria già vista. 

Nel 94 fu il senatore Grillo insieme ad altri 3 senatori a svolgere il ruolo di responsabile, poi negli anni sono arrivati migliorando la responsabilità Razzi, Scilipoti, e dulcis in fundo Angelino Alfano.

Angelino, per la verità, ebbe una botta di quid e si costituì partito per scissione. Il partito dell’Alfanomaniera per sostenere il governo “responsabilmente”. Pure io ne feci parte e chiedo scusa e perdono ogni giorno per quella scelta. E spero un giorno di essere perdonato da tutti voi. 

L’Alfanomaniera, in sintesi, è una combriccola di eletti che si uniscono in un sodalizio per mantenere in piedi un governo sbandierando senso di responsabilità ma nascondendo i tre motivi essenziali. Quelli veri.

Primo non andare al voto fino alla scadenza naturale della legislatura (tutti abbiamo famiglia).

Secondo accaparrarsi qualche incarico di governo e di sotto-governo (quanti più possibili per amici e parenti). 

Terzo costruirsi, nel tempo della legislatura, un’alternativa al proprio futuro lavorativo o politico ( Avimm faticà).

Però bisogna essere numerosamente adeguati per arrivare al numero magico della maggioranza nel parlamento e per far “scattare” il ruolo necessario al partito dell’Alfanomaniera. 

All’Angelino sono bastati poco più di una ventina di senatori mentre oggi nel caso del governo Salvini ne servirebbero circa 40 e in caso di governo di Maio oltre 50.  Quindi dovranno essere più numerosi dell’ultimo Alfanomaniera e dovranno essere anche più motivati per il loro futuro. Ma di parlamentari a disposizione di eventuali governi ce ne sono tanti sia per sostenere un governo Salvini sia per un governo Di Maio. 

I parlamentari del PD già ridotti all’osso temono le elezioni non solo per motivazioni politiche ma anche per la risposta ad una domanda che si pongono quotidianamente: chi mi candiderà la prossima volta? Chi sarà il segretario che farà le liste con questa pessima legge elettorale? 

Stesse domande per i parlamentari di Forza Italia. Sempre che Silvio nazionale abbia ancora voglia di giocare con la politica, con le candidature e con il centrodestra.

Gli eletti delle leghe del Nord e del Sud sanno che senza Forza Italia non vi sarà più il feudo nel centro-nord della coalizione che è uscita vincente dell’ultima elezione e quindi qualcuno torna a casa. 

Lo stesso dilemma, anche, per i Fratelli d’Italia. I sondaggi indicano che già oggi la soglia del 3%  sarà difficile da raggiungere. 

Per i grillini o ex grillini c’è la spada di Damocle sulla loro testa. Il limite del secondo mandato. Se oggi si andasse al voto, di nuovo, Di Maio, non potrebbe essere candidato per la regola del secondo mandato e come lui il 60% dei parlamentari pentastellati. Tutti tornano a fare gli steward al San Paolo?

E allora, forza, c’è ancora un po’ di tempo per costruire un partito all’Alfanomaniera che sostenga il nuovo governo.

Quale  governo? Salvini o Di Maio? Questo, per i responsabili dell’Alfanomaniera, non è importante!

@peppexpo

1 commento

  1. condivido in pieno e sono anche sicuro che saranno proprio gli alfanomaniera dei grillini a far nascere un governo di cdx

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